

18/6/2025
Il 17 giugno di ogni anno viene celebrata la giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità (World Day to Combat Desertification and Drought), giornata istituita il 30 gennaio 1995 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con l’obiettivo di sensibilizzare i governi, le organizzazioni di tutto il mondo, ma anche i singoli individui sulla responsabilità individuale e collettiva nell’utilizzo sostenibile e consapevole della risorsa idrica. Questo, con il fine di prevenire la desertificazione e mitigare la siccità, fenomeni sempre più preoccupanti e impattanti sull’economia e sulla società del nostro pianeta.
Di perdite idriche nel 2023
Fondazione Utilitatis, 2025
Degli italiani non sa valutare il proprio consumo idrico
Community Valore Acqua per l’Italia, 2025
Pianeti è l’equivalente di quanto stiamo consumando all’anno
Community Valore Acqua per l’Italia, 2025
Di acqua in meno in Italia nel 2022
Libro Bianco Valore Acqua per l’Italia, 2025
Delle terre emerse è già degradato
UNCCD, 2025
Della risorsa idrica rinnovabile potrebbe ridursi in Italia entro il 2100
SPRA; IPCC; Commissario Straordinario Nazionale per interventi urgenti legati alla siccità, 2025
La siccità e la desertificazione rientrano tra i fenomeni più invasivi e preoccupanti per il nostro pianeta con gravissimi impatti negativi su tutte le sfere della vita, compresa la sfera più importante che da anni a questa parte causa forte preoccupazione, come la disponibilità di risorsa idrica potabile. La scarsità dell’acqua, tuttavia, non solo rappresenta uno degli impatti della siccità, ma rappresenta anche una delle cause maggiori.
Sebbene sia sempre stata un fenomeno naturale legato all’esperienza umana, oggi l’intensità e la frequenza della siccità stanno aumentando in modo preoccupante a causa delle attività antropiche e, tra i disastri naturali, si distingue per le gravi conseguenze economiche e per l’elevato numero di vite umane coinvolte.
Ciò che rende la desertificazione così pericolosa per il nostro pianeta e per l’umanità è il suo avanzare lento con impatti negativi a lungo termine:
L'aridità rappresenta una trasformazione permanente e inesorabile. I climi più secchi che ora colpiscono vaste terre in tutto il mondo non torneranno come prima e questo sta ridefinendo la vita sulla Terra.
Ibrahim Thiaw, Segretario esecutivo, UNCCD
Perché inaugurare una giornata dedicata alla siccità e alla desertificazione?
L’avanzare piano permette alla desertificazione di “passare inosservata” senza evidenti o diretti impatti sulla vita del singolo. Tuttavia, i dati ci dimostrano che ogni anno perdiamo circa 100 milioni di ettari di suolo fertile e che il cambiamento climatico sta trasformando la siccità in una condizione permanente: il 77,6% delle masse terrestri è inaridito tra il 1990 e il 2020 e fino al 40% delle terre emerse del pianeta è oggi degradato, rappresentando notevoli impatti negativi per oltre 3 miliardi di persone (UNCCD, 2025). In particolare, il 95,9% del continente europeo mostra segni di inaridimento, mentre in Italia, il 2022 ha segnato la peggiore siccità mai registrata, con una riduzione delle precipitazioni del 24,2% e un calo della disponibilità d’acqua del 51,3% (Libro Bianco Valore Acqua per l’Italia, 2025). A livello globale, la Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione (UNCCD) prevede che entro il 2100 la crisi dell’aridità possa colpire fino a 5 miliardi di persone e che, entro il 2050, saranno necessari 593 milioni di ettari di terreno agricolo in più per poter mitigare gli effetti della siccità e invertire la crisi idrica, ma non sarà facile: secondo la Community Valore Acqua per l’Italia, stiamo consumando l’equivalente di 1,7 pianeti all’anno e, con 215 litri d’acqua pro capite consumati giornalmente, l’Italia si riconferma tra i Paesi più idrovori dell’Europa (Water Footprint Network, Eurostat, EurEau e Istat, 2025) con un 40% di risorsa idrica rinnovabile che potrebbe ridursi ulteriormente entro 2100 (ISPRA, IPCC e Relazione del Commissario Straordinario Nazionale per l'adozione di interventi urgenti legati al fenomeno della siccità alla Cabina di Regia, 2025).
È il momento di agire, con ingegno, solidarietà e responsabilità, per garantire un futuro equo e resiliente.
La siccità rappresenta la carenza temporanea di acqua. Questa è innescata da numerosi fattori, come il riscaldamento climatico. L’aumento delle temperature, infatti, altera il modello delle precipitazioni, intensificando i periodi secchi e aumentando la portata delle piogge. La deforestazione -che riduce l’umidità e la capacità del suolo di assorbire l’acqua-, l’urbanizzazione, l’agricoltura eccessiva e l’uso non sostenibile delle risorse, come l’acqua stessa, sono fattori che contribuiscono alla riduzione della disponibilità di risorsa idrica. Tuttavia, la desertificazione, conseguenza diretta della siccità, causa a sua volta -tra i numerosi impatti- la carenza di risorsa idrica, innescando un circolo vizioso.
Ma quali sono gli impatti negativi della desertificazione?
Conseguenze sulla vita delle persone
Questi fenomeni ambientali contribuiscono alla carenza di risorsa idrica, allo spostamento interno delle popolazioni e alla frammentazione del tessuto sociale, dinamiche che possono diventare cause dirette di tensioni tra i paesi e conflitti per le risorse essenziali. Inoltre, la mancanza di acqua potabile favorisce la diffusione di malattie, mentre la diminuzione della produzione agricola porta a una crescente insicurezza alimentare e malnutrizione.
Conseguenze socio-economiche e agricole
L’agricoltura è il settore che risente per primo degli effetti negativi di una siccità intensa. Quando questa condizione si prolunga, può compromettere la quantità e la qualità delle risorse idriche — fiumi, laghi e falde sotterranee — con conseguenze su ecosistemi naturali, usi domestici e attività industriali. Inoltre, il degrado del suolo porta a perdite economiche, influenza i mercati alimentari a livello locale e regionale e può generare instabilità sociale e politica.
Conseguenze ambientali
La siccità provoca l’impoverimento della fertilità del suolo, favorisce l’aumento degli incendi boschivi e accelera la scomparsa della vegetazione. Questo, porta alla diffusione di polveri trasportate dal vento, fenomeno responsabile di gravi conseguenze per la salute, in particolare nel Sud Europa. La carenza d’acqua ha ripercussioni anche sulla biodiversità: ecosistemi naturali come laghi, fiumi e zone umide si riducono drasticamente o scompaiono, minacciando la sopravvivenza di numerose specie animali e vegetali.
#RestauraLaTerraSbloccaLeOpportunità
Il tema scelto dall'UNESCO per il 2025, "Restaura la terra. Sblocca le opportunità", pone l'accento sull'urgenza di ripristinare i territori degradati, riconoscendone il ruolo centrale come motore di sostenibilità, pace e sviluppo inclusivo. Una terra sana è, infatti, fondamentale per sbloccare le opportunità come garantire l’accesso a cibo, acqua, occupazione e sicurezza. Questa giornata rappresenta un’occasione per mantenere viva l’attenzione pubblica su un tema troppo spesso trascurato, è un momento per riflettere con maggiore consapevolezza su come utilizziamo il suolo, una risorsa preziosa e finita che troppo spesso trattiamo con leggerezza.
Durante la prima riunione del tavolo interministeriale per l’emergenza siccità nel 2023, UTILITALIA, Federazione delle imprese dei servizi pubblici, ha condiviso otto proposte concrete con l’obiettivo di favorire l’adattamento al cambiamento climatico e contrastarne gli effetti in 5 anni, tra cui la siccità (Osservatorio Economico e Sociale Riparte l’Italia, 2023).
I gestori del servizio idrico sono chiamati a trasformarsi da meri erogatori di acqua in gestori sostenibili della risorsa idrica, attraverso l’adozione di strategie tecniche, operative e culturali volte a tutelarla e a garantirne la disponibilità per le generazioni future.
I periodi siccitosi non possono più essere considerati eccezionali. Vanno pertanto affrontati attraverso interventi che favoriscano la resilienza delle reti idriche nell’ambito di un approccio globale che consideri tutti i diversi utilizzi dell’acqua nel nostro Paese, garantendo la priorità all’uso civile.
Filippo Brandolini, Presidente, UTILITALIA
Promuovere un uso efficiente dell’acqua, incentivando ulteriormente la riduzione delle perdite idriche e i comportamenti virtuosi: una buona educazione e sensibilizzazione al valore della risorsa idrica rappresenta una reale opportunità, considerando che il 71% dei cittadini italiani non è in grado di valutare il proprio consumo idrico e il restante 22,6% tende a sottostimarlo (Community Valore Acqua per l’Italia, 2025). Inoltre, la rete vetusta e le perdite -che nel 2023 hanno raggiunto il 38% dell’acqua immessa- richiedono investimenti in tecnologie innovative, come gli smart meter, che consentirebbero una gestione sostenibile e monitorata dell’acqua, abilitando manutenzione predittiva, efficienza operativa e un bilancio idrico più accurato (Fondazione Utilitatis, 2025).
Riutilizzare in modo efficiente l'acqua depurata a fini agricoli o industriali. Sarà inoltre necessario contrastare l’avanzata del cuneo salino attraverso l’aumento dei volumi delle falde. La valorizzazione dei fanghi, il riuso delle acque reflue e una strategia per la circolarità della risorsa potrebbero essere azioni fondamentali per garantire la sicurezza idrica del Paese. Tuttavia, il deficit di stoccaggio, la gestione inefficiente dei fanghi di depurazione (3,2 milioni di tonnellate/anno di cui oltre il 50% avviati a smaltimento, rappresentando una perdita significativa di acqua, energia e nutrienti per il servizio e per il Paese) e l’incapacità di trattenere l’acqua piovana pongono un freno alla resilienza della risorsa idrica stessa (ISPRA, 2025).
Diversificare la strategia di approvvigionamento, con la produzione complementare di acqua potabile anche attraverso la dissalazione. Fondamentale è poi il rafforzamento del ruolo di pianificazione dei sette distretti idrografici, il cui ruolo è indispensabile nella governance interregionale della risorsa idrica, soprattutto nella gestione delle fasi particolarmente siccitose.
Realizzare opere infrastrutturali strategiche, ovvero grandi invasi ad uso plurimo, invasi di piccole e medie dimensioni ad uso irriguo e interconnessioni delle reti idriche per favorire l’adattamento e per garantire ad ogni territorio una pluralità di fonti, prevenendo le emergenze future.
Digitalizzazione dei processi
I nostri software sono cloud native e, consentono quindi, un basso impatto infrastrutturale, abilitando l’efficienza energetica. Questo, è consentito anche dalla connessione diretta con gli stakeholder e con gli intermediari della filiera (quali SDI o PagoPA): eliminare la relazione con il soggetto terzo, significa anche eliminare le infrastrutture necessarie per la comunicazione con esso, tra cui collegamenti al suo portale o eventuali VPN con cui si ha accesso all’area web per la condivisione delle informazioni. Una completa digital transformation dei processi, inoltre, consente di eliminare del tutto le emissioni di Co2 dovute alla produzione, al riciclo e alla spedizione -come la bolletta dell'acqua - della carta.
Customer Centricity
I nostri software supportano il gestore idrico a innalzare la customer satisfaction: il sistema è capace di raccogliere in automatico i dati relativi ai comportamenti del cliente finale; è capace, successivamente, di analizzare tutti questi dati e suggerire le migliori azioni da sfruttare a seconda dei bisogni reali del cliente stesso, soddisfacendo le sue necessità o preferenze. I nostri software, inoltre, consentono di proporre canali diversificati e multicanale -andando a soddisfare le diverse esigenze di contatto del cliente- ma anche integrati, creando così un’esperienza continuativa. I canali digitali, in particolare, rendono l’utente autonomo su alcune pratiche informative e dispositive. Questo, consente di ridurre l’emissione di Co2 dovuta agli spostamenti verso lo sportello, le file, e i tempi delle pratiche -insieme a strumenti di IA che contribuiscono a velocizzarle anche da sportello fisico-. Attraverso lo sportello online, il gestore può anche informare i clienti su dati riguardanti la qualità dell'acqua, gli interventi di manutenzione delle infrastrutture, i progetti di miglioramento ambientale e gli investimenti in tecnologie pulite, abilitando trasparenza. Tutto questo, concorre a creare una relazione di fiducia con il cliente che sarà così propenso a mettere in pratica consigli per un uso responsabile della risorsa idrica.
Ottimizzazione del WFM
I nostri software sfruttano strumenti di IA per automatizzare le assegnazioni delle squadre e suggerire i migliori percorsi data-driven per impattare il meno possibile sull’emissione di Co2, ma anche per velocizzare le attività in campo e intervenire tempestivamente in caso di rotture nella rete idrica. La rapidità delle attività operative e tecniche è data anche dall’integrazione con gli altri processi e da workflow guidati che semplificano e velocizzano le attività.
Gestione degli smart meter
I nostri software consentono di gestire gli smart meter e, abilitare così, una filiera idrica digitalizzata e sostenibile. Gli smart meter consentono, infatti, di effettuare attività, come la raccolta delle letture o azioni sulla fornitura idrica, da remoto, in modo tale da ridurre i costi, i tempi e le emissioni di Co2. Non solo: i contatori intelligenti raccolgono un numero notevolmente maggiore di dati riguardo il consumo idrico del paese. Il gestore può sfruttarli per abilitare consapevolezza tra i clienti finali, ma anche per rilevare tempestivamente perdite occulte grazie al calcolo della plausibilità dei consumi ottimizzato dall’Intelligenza artificiale.
Digital asset management
I nostri software supportano il gestore idrico a prendere decisioni e, quindi, pianificare in modo strategico ed efficace gli investimenti da effettuare e gli utilizzi delle risorse. Tutto questo, basato su dati raccolti ed elaborati dal sistema. Monitorare e gestire la rete e gli impianti in tempo reale e in maniera ottimizzata, contribuisce a gestire l’acqua in modo sostenibile, riducendo guasti nella rete idrica e, quindi le perdite e gli sprechi di acqua.
Credit Management
I nostri software supportano il gestore a recuperare il credito in modo efficace e tempestivo, consentendo così di ridurre il tasso di morosità nel servizio idrico: le nuove tecnologie sono in grado di individuare i clienti a rischio di morosità per poi suggerire e automatizzare le migliori azioni data-driven e personalizzate sul cliente per recuperare il credito nel modo più veloce, efficace e sostenibile possibile. Tutto questo, consente di ottimizzare la gestione finanziaria e di possedere le risorse necessarie per gli investimenti negli assets e nell’innovazione del servizio.
La prima suite innovativa per tutti i gestori del servizio idrico attenti a efficienza, trasparenza e sostenibilità
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