


20/5/2025
Il panorama normativo del servizio idrico è in continua evoluzione e i gestori si trovano ad affrontare nuove sfide legate alla qualità dell’acqua e alla gestione degli impatti ambientali. Le recenti modifiche legislative, come la Direttiva sulle Acque Potabili e quella sulle Acque Reflue, pongono in evidenza l’importanza di una gestione sempre più attenta e responsabile delle risorsa idrica. Per rispondere a queste sfide, l'adozione di innovazioni tecnologiche diventa fondamentale. In questo articolo esploreremo le principali novità della normativa e le soluzioni tecnologiche che possono supportare i gestori idrici nell’affrontare questo cambiamento.
🔵Direttiva sulle Acque Potabili
Decreto Legislativo n°18 | 23 febbraio 2023
Disciplina della qualità delle acque destinate al consumo umano - Attuazione della direttiva 2020/2184/Ue - Abrogazione del Dlgs 31/2001
Le normative che impattano direttamente la gestione del servizio idrico stanno diventando sempre più complesse e stringenti. Un esempio significativo è la nuova Direttiva sulle Acque Potabili, recepita dal Decreto Legislativo 18 del 2023, che è attualmente in fase di revisione. Questa normativa introduce un cambiamento paradigmatico nella gestione delle risorse idriche, focalizzandosi sulla valutazione del rischio relativo agli impatti degli inquinanti e delle attività umane sulla qualità dell’acqua. L’obiettivo è garantire la sicurezza e la potabilità dell’acqua per i cittadini, ponendo un accento particolare sul monitoraggio continuo e sulla prevenzione.
🔵Direttiva sulle Acque Reflue
Direttiva 2024/3019 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 novembre 2024
Norme sulla raccolta, sul trattamento e sullo scarico delle acque reflue urbane, allo scopo di proteggere l’ambiente e la salute umana
Un’altra importante sfida per i gestori idrici è legata al recepimento della Direttiva sulle Acque Reflue, che introduce per la prima volta nel servizio idrico integrato il principio della responsabilità estesa del produttore, secondo cui chi inquina deve farsi carico dei danni provocati. Questa direttiva prevede azioni specifiche per il miglioramento della qualità delle acque reflue e dei sistemi di depurazione, imponendo obblighi di monitoraggio e interventi mirati per contrastare inquinanti emergenti come PFAS, microplastiche e interferenti endocrini. Per affrontare questi obblighi, i gestori devono adottare sistemi avanzati e altamente performanti, che possano monitorare costantemente la qualità della risorsa idrica per il cliente finale, rispondendo tempestivamente a eventuali criticità.
Le innovazioni tecnologiche si rivelano fondamentali per i gestori del servizio idrico per rispondere alle sfide della regolazione. Un aspetto cruciale riguarda la capacità di raccogliere, analizzare e gestire grandi volumi di dati in tempo reale. Le normative in evoluzione, infatti, richiedono una gestione dinamica e predittiva dei rischi. Un esempio concreto di questa esigenza è rappresentato dal sistema AnTeA (Anagrafe Territoriale Dinamica delle Acque Potabili), sviluppato dal CeNSiA (Centro Nazionale Sicurezza delle Acque). Questo sistema centralizzerà e organizzerà i dati relativi alla qualità delle acque potabili in Italia, ma anche i piani di sicurezza, consentendo una gestione più efficiente e trasparente della risorsa idrica. I gestori idrici dovranno essere in grado di interfacciare i loro gestionali operativi con banche dati nazionali, creando un flusso continuo di informazioni che agevoli la gestione dei numerosi dati e la conformità alle normative.
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Inoltre, le tecnologie impiantistiche dovranno evolversi per soddisfare i rigorosi requisiti relativi alla qualità dell’acqua potabile. I sistemi di trattamento dovranno essere progettati per affrontare gli inquinanti emergenti e l'innovazione giocherà un ruolo cruciale nel migliorare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas. In particolare, per i sistemi di depurazione e le reti fognarie, l’implementazione di sistemi terziari e quaternari rappresenta una delle sfide più significative. Questi sistemi non solo dovranno rispondere ai nuovi obblighi normativi, ma dovranno farlo mantenendo un equilibrio tra efficienza operativa e sostenibilità ambientale, riducendo i consumi energetici e ottimizzando i costi operativi. Con l’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate, i gestori potranno affrontare queste sfide in modo efficace, garantendo al contempo la sicurezza e la qualità delle risorse idriche per le generazioni future.
Il settore idrico ha assolutamente bisogno di fornitori di tecnologie per affrontare nel miglior modo possibile le sfide legate alle nuove normative.
Tania Tellini, Direttore Settore Acqua, UTILITALIA
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