Smart meter vs meter tradizionale: la chiave per la digitalizzazione delle Utilities

Il meter tradizionale necessita della lettura manuale. Ciò comporta un numero molto basso di letture per via di un impiego fisico degli operatori che recuperano i dati in loco.

Il contatore intelligente recupera, da remoto, un numero molto più alto di letture (fino a una ogni 15 minuti a seconda del servizio) e le invia molto più frequentemente (anche più volte al giorno) rispetto ad un contatore tradizionale, aumentando il dettaglio di rilevazione dei consumi e rendendo disponibili a distributori e venditori le letture più tempestivamente (anche entro 24 ore). Inoltre, grazie alla telelettura, si eliminano sensibilmente gli errori.

Il recupero delle letture dal meter tradizionale deve essere operato necessariamente in presenza, causando un massiccio impiego di risorse umane e un conseguente aumento del costo del processo, che grava direttamente sui costi operativi delle Utilities.

Maggiori letture da remoto comportano un enorme risparmio di costi operativi. Grazie alla telelettura, è possibile gestire un grande numero di attività. Inoltre, non sarà più necessario richiedere l’intervento di un tecnico in loco, ma le operazioni potranno essere svolte da remoto dal distributore, incrementando il livello di servizio al cliente finale e riducendo il costo di esecuzione.

Con il meter tradizionale, la fatturazione si basa talvolta su stime, non su consumi effettivi. Ciò potrebbe far sì che le bollette assumano proporzioni troppo elevate per molti clienti, generando ritardi nei pagamenti, arretrati o, addirittura, insoluti.

Grazie allo smart meter, la bollettazione è basata su dati di consumo effettivo, con conseguente incremento di qualità e tempestività della fatturazione. Inoltre, la telegestione abilita funzionalità che permettono di agire tempestivamente contro gli insoluti attraverso l’utilizzo di interruttori e valvole gestibili da remoto. La riduzione dei tempi di intervento nei casi di morosità porta ad un recupero dei profitti in maniera più veloce rispetto allo stato dell’arte precedente.

I processi di lettura tradizionale comportano un utilizzo notevolmente maggiore di risorse umane in campo, che hanno un impatto maggiore sull’ambiente a causa delle emissioni dei gas dei veicoli in circolazione. Inoltre, le stime dei consumi generano una conoscenza approssimativa dei consumi per i clienti, nonché un esborso economico potenzialmente maggiore per le bollette basate su di esse.

La grande quantità e qualità di dati a disposizione permettono un maggiore accesso alla conoscenza dei consumi da parte dei clienti, così come dei venditori. Ciò rappresenta la chiave per una gestione più consapevole e sostenibile delle utenze e quindi delle risorse energetiche ed idriche. Inoltre, la remotizzazione di parte delle attività di campo (letture, interventi sul contatore, etc) riduce la necessità di muovere squadre e mezzi con un conseguente risparmio in termini di emissioni.

L’esiguità del numero di letture sui meter tradizionali genera un numero molto più basso di dati. Inoltre, il contatore tradizionale non è in grado di comunicare qualsivoglia tipo di anomalia o allarme.

Il contatore smart dà la possibilità di raccogliere una grande quantità di dati aggiuntivi oltre ai dati di consumo, quali ad esempio dati diagnostici. Inoltre, lo smart meter consente ai clienti di consultare i dati di consumo in tempo quasi reale, fa sì che il contatore invii delle notifiche in caso di anomalie ed elimina il rischio di errore nella lettura che si ha con le letture manuali.