

30/4/2025
La più grande sfida del XXI secolo, per tutti i settori che hanno un reale impatto su ambiente, economia e società, è quella della sostenibilità. Come un mantra, la svolta sostenibile ha permeato ogni sfera sociale e culturale, diventando lo scenario fondamentale alle base delle strategie di business delle più grandi aziende di tutto il mondo. Il settore delle Utilities, in tal senso, ha compiuto un passo in più nel corso del 2023. I distributori, infatti, hanno gradualmente, ma anche velocemente, avviato il processo di digitalizzazione di tutte le loro attività, sia in campo che da remoto, al fine di ridurre l’impatto negativo sull’ambiente, sull’economia e sulle persone.
L’ultima emergenza, anche se non di certo per importanza, a far scattare il campanello d’allarme in tutta Europa, è stata quella idrica. Alla già nota scarsa capacità delle infrastrutture, ormai vetuste, di evitare le perdite di acqua nella rete, si aggiunge l’ormai spinosa questione della siccità, di cui la Spagna, tra tutte le nazioni europee, è notoriamente la vittima più colpita (in Catalogna, ad esempio, la capacità dei bacini si attesta al 27% secondo l’ultimo report annuale di Copernicus). Tra le zone più colpite dalla carenza d’acqua ci sono la Catalogna e l’Andalusia, dove più di 600 comuni sono sottoposti a razionamento nelle prime ore del mattino per via della siccità eccezionalmente prolungata, causata anche dalle alte temperature. Nella provincia di Malaga, ad esempio, è stata imposta la chiusura dei rubinetti tra le ore 00.00 e le ore 07.00, al fine di permettere il riempimento dei serbatoi comunali, che devono rispondere alla domanda di acqua per le restanti ore della giornata. In Catalogna, le città e i villaggi sottoposti a restrizioni hanno dovuto ridurre il consumo pro capite a 230 litri al giorno, rispetto ai 250 introdotti in quella che le autorità hanno definito situazione di "pre-allerta". Secondo gli studiosi, il cambiamento climatico, alla base dell’emergenza idrica in Spagna come in Europa, sta portando a un’evidente alterazione del biosistema, con gravi ripercussioni sulla flora e sulla fauna locale. Si calcola che fino a 27 milioni di spagnoli dovranno fare i conti con la penuria d’acqua da oggi al 2050.
Per rispondere ad una situazione i cui dati sono ogni giorno più preoccupanti, Spagna, Italia e Francia, i paesi più colpiti da siccità in Europa, stanno utilizzando diversi metodi per alleviare lo stress idrico di residenti e agricoltori. La Spagna, nello specifico, ha avviato un programma da 12 miliardi di euro per costruire impianti di desalinizzazione e migliorare le infrastrutture idriche.
Abbiamo bisogno di risposte strutturali e di investimenti costanti
ha dichiarato il ministro dell'Ambiente spagnolo, Teresa Ribera, dopo che le autorità catalane hanno dichiarato lo "stato di eccezione" per la carenza d'acqua.
Le misure più efficaci per i distributori per far fronte alle perdite idriche, andando incontro anche a tutti gli altri KPI imposti dai provvedimenti europei per una società più sostenibile, passano ovviamente per la digitalizzazione di tutti i processi. Smart Metering e Field Service Management, infatti, sono le due più grandi rivoluzioni digitali nelle Utilities degli ultimi anni, il cui impatto positivo sull’ambiente e sulle persone non può risultare indifferente a chi ha la necessità di investire sulle proprie infrastrutture. A tal proposito, l'Ordinanza Ministeriale ICT/155/2020, che disciplina il controllo metrologico degli strumenti di misura, ha richiesto, tra gli altri interventi, la sostituzione di tutti i contatori d'acqua di età superiore ai 12 anni, contatori gas di età superiore a 20 anni e elettrici di età superiore a 15 anni. Nonostante nell’Ordinanza non si faccia ancora menzione dello Smart Metering, ci sono stati segnali di spinta da parte dell’Autorità, a partire dalla seconda metà del 2021, verso l’adozione di contatori smart nei settori gas e, soprattutto, acqua.
Lo smart meter recupera, da remoto, un numero molto più alto di letture (fino a una ogni 15 minuti, a seconda del servizio) e le invia molto più frequentemente (anche più volte al giorno) rispetto ad un contatore tradizionale, aumentando il dettaglio di rilevazione dei consumi, rendendo disponibili a distributori e venditori le letture più tempestivamente (anche entro 24 ore) ed eliminando sensibilmente gli errori di lettura. Lo smart meter dà anche la possibilità di raccogliere una grande quantità di dati aggiuntivi oltre ai dati di consumo, quali ad esempio dati diagnostici, e consente ai clienti di consultare i dati di consumo in tempo quasi reale, facendo sì che il meter invii delle notifiche in caso di anomalie ed eliminando il rischio di errore nella lettura.
Maggiori letture da remoto, inoltre, comportano un enorme risparmio di costi operativi: grazie alla possibilità di telegestire un grande numero di attività non sarà più necessario richiedere l’intervento di un tecnico in loco, ma le operazioni potranno essere svolte da remoto dalla società di distribuzione, incrementando il livello di servizio al cliente finale e riducendo il costo di esecuzione. La remotizzazione di parte delle attività di campo (letture, interventi sul contatore, etc), quindi, riduce la necessità di muovere squadre e mezzi, con un conseguente risparmio in termini di emissioni.
Sul fronte economico, grazie allo smart meter, la bollettazione è basata su dati di consumo effettivo, con conseguente incremento di qualità e tempestività della fatturazione. La telegestione, tra l’altro, abilita funzionalità che permettono di agire tempestivamente contro gli insoluti attraverso l’utilizzo di interruttori e valvole gestibili da remoto. La riduzione dei tempi di intervento nei casi di morosità porta ad un recupero dei ricavi in maniera più veloce rispetto allo stato dell’arte precedente. Infine, la grande quantità e qualità di dati a disposizione permettono un maggiore accesso alla conoscenza dei propri consumi da parte dei clienti, così come dei venditori. Ciò rappresenta la chiave per una gestione più consapevole e sostenibile delle utenze e quindi delle risorse energetiche ed idriche.
È proprio tenendo conto di questo contesto che Terranova sviluppa i suoi software. TAMM, già premiato da iAgua come Prodotto digitale dell’anno allo scorso Smart Water Summit di Madrid, è una Digital Enablement Platforms che supporta in modo specializzato i processi di Smart Metering senza vincoli sulle tecnologie di comunicazione e sui modelli di dispositivi utilizzati in campo, venendo incontro alle esigenze economiche di tutti i distributori che hanno già il proprio parco meter consolidato. Al fine di sostenere uno Smart Metering orientato ai processi e non ai dispositivi, Terranova fissa il proprio obiettivo nella trasformazione digitale delle attività, e non nella semplice automazione.
I principali benefici per i gestori idrici che Terranova abilita con i propri prodotti sono:
Lo Smart Metering, però, come già accennato, non è l’unico ambito di applicazione degli strumenti digitali volti a rendere le Utilities più sostenibili, sotto il profilo economico come quello sociale. Il mondo delle attività operative in campo subisce, ogni giorno, una trasformazione sempre più radicale. Le crescenti aspettative dei clienti, la carenza di manodopera, la tecnologia in continua evoluzione e il lavoro sempre più complesso hanno cambiato il modo in cui le organizzazioni devono gestire le proprie operazioni. In molti hanno già adottato nuove tecnologie nel tentativo di tenere il passo, ma sono ancora numerosi i problemi di pianificazione, assegnazione, comunicazione e raccolta dati sul campo. La strada fondamentale da seguire, quindi, è quella dell’ottimizzazione di tutti i processi operativi, per i quali molte organizzazioni ancora affrontano diversi punti critici. Le diverse nuove tecnologie, infatti, volte a supportare meglio le loro operazioni di servizio sul campo, non hanno soddisfatto le aspettative, specialmente perché implementate senza una strategia ben pianificata.
A tutto ciò, va aggiunto che i dati generali relativi alle emissioni sono sempre meno confortanti. Di tutti i settori che emettono gas serra, la fetta dei trasporti occupa più di un quarto della torta (28,5%), di cui la maggior parte proviene dal trasporto su strada (20,5%). Ottimizzando le attività di campo, organizzando gli interventi e pianificando le operazioni in maniera più sistematica, è possibile ridurre drasticamente anche l’impatto sull’atmosfera, eliminando gli spostamenti evitabili e facilitando, di conseguenza, il lavoro di tutti gli operatori.
Ad oggi, il 25% degli interventi in campo ha un esito negativo al primo tentativo. I motivi principali sono da imputare al fatto che:
Ciò genera, di conseguenza, insoddisfazione nel cliente, mancato rispetto dei KPI di servizio, insoddisfazione degli operatori stessi, che non riescono a fare il proprio lavoro al meglio, e spreco di risorse.
Anche su questo fronte, Terranova si pone in prima linea, grazie allo sviluppo di TWFM, il software per il Field Service Management che, con l’innovativo supporto dell’Intelligenza Artificiale, consente il controllo dell’intero processo di gestione delle attività sul campo, delle squadre di lavoro e delle agende. Con tale approccio, i risultati tangibili già raggiunti sono:
Dedicata al mondo utilities, TWFM è una piattaforma nativamente ingegnerizzata sui processi delle aziende. La sua dashboard personalizzabile permette il monitoraggio in tempo reale dello stato di avanzamento delle attività e delle performance degli operatori. Inoltre, è un ottimizzatore dei percorsi e consente di pianificare efficientemente le agende e le attività degli operatori sul campo attraverso algoritmi basati sull’IA. Dispone anche di specifici tool per identificare l’operatore sul campo disponibile e più indicato per lo svolgimento del lavoro e automatizza le attività sul campo tramite la propria applicazione mobile (TWFA), che supporta gli operatori nella raccolta dati e nella corretta consuntivazione dei materiali utilizzati per i lavori svolti.
La via per la digitalizzazione delle Utilities è già tracciata e non può più essere evitata. Il cambiamento climatico e la necessità di venire incontro alle esigenze economiche, sociali e ambientali del mondo intero vanno necessariamente approcciati nel modo corretto. Innovare il business per proteggere i ricavi e, allo stesso tempo, preservare il pianeta e coloro che lo abitano non sono più obiettivi inconciliabili.
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