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IL CONTESTO

Le reti di distribuzione del gas naturale sono inevitabilmente soggette a perdite fisiologiche, in particolare nei punti di giunzione tra tubi e valvole oppure in occasione di eventuali danni che possono occorrere accidentalmente (es. scavi o automezzi che tamponano un allaccio). Queste perdite sono direttamente proporzionali alla pressione a cui viene mantenuto il gas nella rete di distribuzione per assicurare i corretti standard di qualità del servizio ai punti di riconsegna.

Se viene bruciato, il gas naturale è il combustibile fossile con l’impatto ambientale più contenuto tra quelli attualmente disponibili. Quando però viene diffuso nell’atmosfera senza previa combustione, il gas naturale è molto più dannoso della CO2, (principale responsabile dell’effetto serra). Le perdite illustrate sopra, perciò, possono essere particolarmente dannose per l’ambiente. Il contributo di Pietro Fiorentini, Terranova e RetiPiù alla risoluzione del problema è stato lo sviluppo del progetto LIFE 13 Green Gas Network, che ha visto la creazione di un sistema composto da un dispositivo fisico e da un’infrastruttura software. Il dispositivo rileva gli andamenti della pressione e reagisce sulla base del profilo di modulazione dinamico preventivamente elaborato da un operatore del centro di controllo. L’operatore ha la possibilità di monitorare l’andamento corrente delle pressioni e di intervenire da remoto attraverso la piattaforma software.

Il progetto è stato nominato tra i finalisti per la categoria Climate Change dell’edizione 2019 del LIFE Awards, lo strumento con cui l’Unione Europea supporta gli enti nell’azione di salvaguardia del clima e dell’ambiente.

IL PROGETTO

Il Dottor Mario Carlo Borgotti, Direttore Generale di RetiPiù, evidenzia gli aspetti fondamentali del progetto Life 13 Green Gas Network, affrontato insieme a Terranova e Pietro Fiorentini.

Sono sostanzialmente tre i temi chiave che hanno caratterizzato l’evoluzione di questo progetto: Sostenibilità ambientale, tramite l’obiettivo dichiarato di ridurre di almeno il 3% le emissioni di gas serra dovute a perdite di gas dalle reti di distribuzione; Innovazione, con lo sviluppo e i test di un nuovo sistema di gestione e controllo per la regolazione dei livelli di pressione; Resilienza, perché il nuovo sistema è in grado di ottimizzare in ogni singolo istante la pressione dei vari settori, sulla base dei dati di esercizio rilevati ed elaborati in tempo reale.

La collaborazione e la condivisione di RetiPiù con Pietro Fiorentini e Terranova hanno permesso di realizzare lo scenario per testare i vari sistemi,adeguandoli alle esigenze della rete di distribuzione. Il rispetto delle regole di sicurezza, l’applicazione degli strumenti e le azioni in campo hanno permesso di verificare che è possibile esercire una rete di distribuzione gas nel rispetto dei più elevati standard di sicurezza per gli utenti finali, riducendo al contempo le emissioni di CO2 in atmosfera (obiettivo principale del progetto LIFE 13) grazie ad una adeguata regolazione delle pressioni.

Va inoltre evidenziata la componente di digitalizzazione Smart Grid applicata ad una rete di distribuzione gas. Tale approccio è in linea con le direttive ARERA che perseguono obiettivi di riduzione dei consumi, efficientamento energetico e riduzione delle emissioni. In tale contesto gli investimenti vengono dunque adeguati a tali obiettivi, a pieno beneficio dell’utente finale.

I punti fondamentali da segnalare per la descrizione del progetto sono, pertanto, la riduzione delle emissioni di CO2 e del conseguente impatto ambientale, lo scenario generale della Smart Gas Grid e infine l’equilibrio tra soluzioni tecnologiche, vantaggi per gli utenti finali e salvaguardia del territorio.


RISULTATI E VANTAGGI

Oltre ai vantaggi strutturali del sistema ideato da Pietro Fiorentini, Terranova e RetiPiù in termini di riduzione delle emissioni di gas serra, ci sono da evidenziare anche importanti vantaggi organizzativi. Il sistema permette, infatti, di effettuare da remoto tutte le operazioni di conduzione di un impianto di distribuzione efficientandone i costi operativi. Questo rappresenta il primo passo in direzione di una nuova rete della distribuzione gas dove tutti gli elementi possono essere gestiti da remoto, con l’implementazione di algoritmi intelligenti e allarmistica dedicata, per ottenere una maggiore efficienza sia in termini di interventi di manutenzione predittiva che di gestione ordinaria, mantenendo sempre elevati standard di sicurezza. In questo scenario è quindi possibile ridurre l’apporto umano in campo, prevenendo eventuali situazioni di rischio/guasto con rapidità di intervento e riduzione dei costi.

Il progetto LIFE1 3ha dimostrato come sia possibile conciliare elevati standard di qualità di servizio e di. esercizio della rete limitando al contempo le emissioni di gas, sfruttando le potenzialità dei dispositivi smart e un software centrale di monitoraggio. Il risultato è una rete che si autoregola, adattando le pressioni di esercizio alle reali esigenze, evitando dannose sovrapressioni e limitando le emissioni derivanti dalle perdite fisiologiche della rete in atmosfera.

In termini di sostenibilità, questo progetto ha rappresentato un esempio concreto di come utilizzare una rete di distribuzione più flessibile e meno rigida, una vera e propria rete intelligente in grado di garantire e autoregolare la pressione in funzione delle esigenze delle utenze finali, per una ottimizzazione funzionale in termini di riduzione delle perdite

Dott. Mario Carlo Borgotti, Direttore Generale di RetiPiù.


SVILUPPI FUTURI

l progetto ha portato ad una vera e propria rivoluzione del sistema. Se oggi siamo in grado di controllare le pressioni, domani potremo controllare il fondo rete (i livelli di odorizzazione, la protezione catodica, e molto altro), per ottenere una visione completa, evitando che si creino situazioni di rischio per gli utenti finali.

Il vero plus di questa sperimentazione è stato che, al di là della parte teorica, oggi siamo in grado di implementare automazioni che gestiscono in modo dinamico l’intera rete. Obiettivo questo che all’inizio non era scontato, in quanto le pressioni di esercizio di una rete di distribuzione sono influenzate da una serie di parametri difficili da gestire e prevedere in modo certo (consumi, temperature esterne, etc.).

La diffusione su larga scala di questo sistema porterà quindi un beneficio ambientale diffuso e concreto, senza pregiudizio alcuno per la qualità e sicurezza delle reti di distribuzione del gas.

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